I medagliati azzurri presentano gli impegni verso il mondiale di Milano
“Scusate, ma debbo prendere la pastiglia per la pressione”. Esordisce così Francesco Damiani, il responsabile tecnico degli azzurri, che stasera al Palalido di Milano, sostengono il primo test nel cammino verso i mondiali di Milano di settembre contro la nazionale cinese.
“Questi dual match – afferma il c.t. – sono il meglio che si potesse studiare per arrivare all’appuntamento iridato nella condizione migliore. In verità sono anche un po’ preoccupato perché gli avversari arrivano con i loro numeri uno, quindi occhio a non farci travolgere. Lo dico per prudenza, conoscendo troppo bene i miei ragazzi, non certo disposti a dire, prego si accomodi. Sarà comunque durissima tenere il confronto con Brasile, Russia, Cuba, Germania e USA, dopo l’esordio con la Cina che inaugura la nostra mezza dozzina di esami”.
Roberto Cammarelle, Clemente Russo e Vincenzo Picardi sono al suo fianco, gli altri titolari appena arrivati a Milano, si godono lo spazio relax in attesa del gong. Vincenzo Picardi, il meno loquace conferma che non si muoverà dai mosca:
“Dopo l’impegno con i cinesi andrò a Roma per concordare con il dietologo la giusta alimentazione. Non avrebbe senso passare nei gallo dove Vittorio Parrinello va fortissimo. Lui è anche lo sparring usuale, disputiamo dei veri match, perché lui è davvero bravo, braccia lunghissime e velocità supersonica. Debbo impegnarmi al massimo per non farmi picchiare. Con Vittorio non mi addormento, al contrario debbo stare sempre all’erta”.
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“Importante è combattere, altrimenti perdi misura e senso della sfida. Gli allenamenti sono utilissimi, ma l’atmosfera del match è diversa, capisci che devi vincere e non puoi rilassarti, per questo sono molto coinvolto in questo programma di avvicinamento ai mondiali. Debbo difendere il bronzo”,
A proposito di medaglie, senza troppi clamori, smentendo i pronostici, sei salito sul podio sia a Chicago che a Pechino. Un colpo doppio incredibile. Come hai fatto?