Italia-Cina 6-4 con i medagliati azzurri in bella mostra. Domani bis a Bergamo
Vincere fa sempre bene. E il successo sulla Cina (6-4) può definirsi un buon aperitivo, considerato che la situazione generale degli azzurri non è certo al top.
L’Italia al completo non si presentava da parecchio tempo. Alle rassegne internazionali (mondiali e Giochi), metteva sul ring il meglio di selezioni e per il vero, con risultati oltre le attese.
L’esame di cinese sostenuto ieri sera al Palalido di Milano, davanti ad un discreto pubblico con presenza robusta di tifosi degli ospiti, può definirsi incoraggiante con le attese conferme anche se lascia aperti interrogativi che il gruppo dei tecnici (Francesco Damiani, Maurizio Stecca e Raffaele Bergamasco) ben conosce.
La Cina che gira l’Europa da un mese, l’ultimo impegno prima di Milano e Bergamo, l’ha sostenuto ad Halle in Germania, dove non ha certo incantato al classico torneo tedesco giunto alla 37° edizione.
Anche i ragazzi di Zhao Guozhi sono una formazione in parte sperimentale, con giovani interessanti e qualche elemento non più giovanissimo che verrà sostituito a tempi brevi. Il tecnico cinese ha assicurato che nessuno dei reduci di Pechino passerà al professionismo, ma ci permettiamo di dubitarne. In particolare il minimosca Zhou e il supermassimo Zhang Zhilei, che rientrano in un programma di promozione nel territorio, con sponsor americani.